Il fabbisogno finanziario di un Marina da diporto nautico: necessario il presidio di Capex e Opex

L’attività d’impresa di un Marina da diporto nautico, esaminata in un’ottica puramente finanziaria, si sviluppa e si concretizza in un continuo e complesso sistema di entrate e uscite, scandite, da un lato, dagli incassi all’ormeggio e dai servizi erogati ai diportisti e dall’altro dai costi di gestione ordinaria oltre a quelli di manutenzione di impianto, di investimento, assunzione, rimborso e remunerazione di finanziamenti.

Per svolgere la sua attività il Marina necessita di mezzi finanziari da destinare alla copertura del proprio fabbisogno.

Il Consiglio Amministrazione e per esso il Direttore Finanziario del Marina dovranno sempre monitorare l’andamento e le previsioni relative a due voci di spesa fondamentali: il CAPEX (Capital Expenditure) e l’OPEX (Operating Expense)

Le spese in conto capitale (in breve CAPEX) sono le risorse finanziarie che un Marina impiega per acquistare e realizzare le cosiddette immobilizzazioni quali banchine, facilities a terra, veicoli, travel lift, gommoni per l’ormeggio etc. Più in generale il CAPEX, caratterizzato da una utilità pluriennale, si riferisce a tutte le azioni messe in atto per creare le “piattaforme”, materiali e immateriali, necessarie all’erogazione dei servizi che potranno generare ricavi. Il CAPEX lo ritroviamo nello stato patrimoniale come valore di “stock”, nel rendiconto finanziario come flusso di cassa da investimenti e nel conto economico attraverso l’ammortamento che misura l’obsolescenza dell’asset fino a portarne il valore a zero.

L’investimento in CAPEX è uno degli strumenti fondamentali per aumentare il valore degli azionisti

Alle spese in conto capitale si contrappongono le spese operative (in breve OPEX) che al contrario riguardano la gestione e la manutenzione di un bene. Per ritornare all’esempio precedente se l’acquisto di travel lift rientra nel campo delle spese in conto capitale, i costi relativi alla manutenzione dello stesso, quali il carburante o la revisione, si annoverano fra le spese operative.

Le spese operative si riferiscono alle spese sostenute per la manutenzione del Marina e l’esecuzione di attività generate tramite CAPEX. Le spese correnti per la gestione di posti di ormeggio e la amministrazione del front office sono considerate OPEX. Così OPEX sono spese che sono necessarie per mantenere i beni patrimoniali del Marina.

Di seguito la suddivisione esemplificativa tra Capex e Opex di un Marina da diporto nautico:


Per finanziare CAPEX e OPEX il Marina può, anzitutto, contare sulle risorse generate internamente per effetto della gestione -cosiddetto autofinanziamento- e la parte di fabbisogno che eccede sarà quella per la quale si richiede una copertura esterna mediante il ricorso ai soci, che conferiscono capitale di rischio, oppure ai terzi, che conferiscono capitali con vincolo di debito.

Per approcciarsi al mercato del capitale, le realtà economiche operanti nel mondo dei Marina, definiti capital intensive, dovranno dotarsi, innanzitutto, di un buon patrimonio netto caratterizzato, principalmente, dalla somma del capitale sociale e dalle riserve di utili non distribuite. Nella grafica che segue cerchiamo di rispondere alla domanda che ci viene posta, spesso, in fase di analisi gestionale.

Qual è la giusta proporzione tra capitale proprio e debiti nel passivo patrimoniale?

Torneremo sulla stessa tematica per approfondire la questione relativa ai CAPEX e agli OPEX conseguenti alla trasformazione in Marina Superyacht.

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